MALEDETTA VECCHIAIA
Quando nel tuo giardino
alberi non pianti più.
Quando ogni scalinata
diventa una montagna
che cerchi di evitare.
Quando a lungo ti affanni
a cercar qualcosa
ch’è da poco sparita;
o invano per giorni
rincorri una parola,
che poi ti appar, beffarda,
all’improvviso, allor
che più non ti interessa.
Quando sempre più spesso
pensi e parli dei tuoi mali.
Quando fuggi gli sguardi
dei troppi e odiati specchi
che non ti riconoscon più.
Quando parli al vento,
jl solo che ora sai
ti ascolta di sicuro.
Quando il sesso non è
neppur più solo virtuale.
Quando è muto deserto
e silente la casa
dove sognavi giocando,
quand’eri fanciullino.
Quando non ami più parlar
della lontana gioventù.
Quando nei rari sogni
spesso i morti incontri
e vivi i giorni andati.
Quando la morte
più non è, com’era,
soltanto una parola,
e sovente ti par
di udirne il passo veloce
mentre che si avvicina,
quasi stesse correndo.
Allora è la vecchiaia,
che lentamente, sadica,
ti fa morir vivendo.