LA FESTA DELLE MAMME
Non c’è lassù la festa
per le mamme che non ci son più.
Ma esse oggi vivon di nuovo
il tempo felice
di quando il ciel le fece madri.
La trepidante attesa,
di tenerezza esodante
e di affettuosa curiosità.
Il pianto al primo incontro,
placato solo dal materno seno.
Lo sguardo fisso negli occhi,
per dir senza parole
il suo nascente amor.
Il precoce sorriso,
come una pratolina
che all’improvviso viene
ad annunciar la primavera.
Il tuffo al cuore
nel sentirsi chiamar
la prima volta mamma,
insieme a una carezza
delle inesperte mani,
leggera e incerta
come un fiocco di ciel
tra il sole e il vento.
La mano stretta stretta
nel titubante camminar,
e la fierezza poi
di andare senza aiuto
nelle sue aperte braccia.
La corsa tra il sorriso e il pianto
incontro a lei commossa,
la prima uscita dall’asilo.
E i giochi, i canti, i pianti
e tutte le emozioni
degli infiniti istanti,
attesi e inaspettati,
mai più dimenticati.