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IL BALLO DEI SENIOR

 

 

Mi sembra di esser
giusto andata al ballo
 delle debuttanti,
e il sindaco m’invita
al ballo dei senior;
che poi altro non sono
se non vecchi ed anziani.
Il lungo abito rosa,
che avevo al grande ballo,
è ancora nel cassetto
e penso mi stia bene,
a men che non sia stretto.
Mi avea fino all’ingresso
accompagnato il mio papà
insieme con la mamma,
commossi e fieri di me.
Eravam giovani e belli
e tutti di sorrisi
e di gaiezza colmi;
c’eran pure i cadetti
nell’uniforme di gala,
a far danzare anche
chi non avea portato
il proprio cavaliere.
Il bel vestito rosa
è diventato stretto;
ed ora il mio papà
non mi accompagna più.
Ci sarà ancora il cadetto,
felice come allora
d’invitarmi alla danza?
Se non mi riconoscerà
- che grande delusione -
chi mi farà ballare?
E poi quanta emozione,
se l’orchestra suonasse
una vecchia canzone,
danzata quella sera
dell’indimenticata
fugace primavera!

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